Bel monte che sta in mezzo alla dorsale fra val Silisia e canali di Meduna: uno dei miei primi giri in zona.
Il Pizzo Lòvet e il Cuel da la Luna ci danno i benvenuti in val Tramontina.
Partiamo da Spinespes in direzione Dodesmala; la salita per la Fusita è pure segnalata.
Ed ecco la cresta Est che percorreremo a sentimento.
I due cocuzzoli del Buttignan, con dietro la dorsale del Raut.
La cresta, perlomeno col bosco spoglio, è molto panoramica e la neve mette quel po' di pepe in più.
In lontananza Frasseneit.
Dalla cima verso Est; ora guardiamoci un po' attorno.
L'affascinante parete Sud del Burlatòn, a piombo sul Canal dal Vuâr; si nota il canale di salita a forcella del Pedòle.
Il Frascola, con evidente il canalone del Rugòn.
Particolare della Giuedola e del Cuel Flurît, da cui sono già passato più volte.
Il Ciuculòn dai Alaç con evidente la Cengla dai Alaçs.
Il Dosàip.
Verso la diga di Selva con le cime satelliti del Corda (Corda Mugola e Piçiul),
Oltre il crestone Sud del Domanzòn, la Fratta de Barbìn con l'ominimo Ciol, e il Cornaget.
La neve sulle creste delinea bene le cime: in foto l'Aquila del Frascola.
Il Giavons.
Il Roppa Buffon con la bella cresta sovrastante la val di Fisâr.
La cima della Cualina Alta sovrastata dalla magnifica corona di cima Leadicia.
Burlatòn, Leadicia e Cualine.
Ora uno sguardo verso Ovest; impossibile non restare affascinati dai palòns del monte Spiciòn.
Comunque scendiamo dal vallone della Meda...
...e prendiamo il sentiero che torna a Spinespes, davvero splendido in quanto traversa in quota su larghi cengioni, alti sopra il lago di Selva.
Già questa volta non ne potevo più dei saliscendi da fare a fine giornata, poi dopo il ritorno (non programmato) dallo Spiciòn - dopo 13-14 ore di escursione e col buio pesto - mi sono detto mai più: ho capito perché qualcuno parte dall'imbocco della prima galleria e non da quello della seconda...
Un'altra foto dei palòns.
La rilassante crestina Nord del M. Buttignan.
Uno sguardo alla cresta Est percorsa la mattina.
In discesa ci fermavamo ogni trenta secondi a toglierci decine di zecche dai pantaloni. Ed era febbraio!