Il Frugna, monte mugoso per eccellenza, viene quasi sempre salito da forcella Frugna, ma tale percorso viene descritto da tutti come un calvario immane dopo il primo cocuzzolo di cresta.
È cosa più furba salirci direttamente da Sud: in effetti a vederlo dal Provagna ci si rende conto che l'ampio versante meridionale del Frugna è piuttosto tranquillo ed è affrontabile lungo varie vie. La cosa non è sfuggita al solito padovano frequentatore delle clautane, che è salito per la costa fra la val Lunga di Dentro e la val Lunga di Fuori; ci abbiamo provato anche io e Giulio e l'itinerario si è rivelato molto logico.
Sulle vecchie mappe IGM sono tracciati vari sentieri su questo versante del Frugna, ma con ogni probabilità ormai tali sentieri sono pressoché scomparsi. Sono piuttosto convinto che un tempo esistesse un sentiero che collegava in maniera diretta le casere Cialedina e Frugna, lungo i pendii in dx orografica della val Lunga di Dentro: faccenda da approfondire. Peccato che venga tutto assorbito da distese di mughi e tappeti di loppe.
Lasciamo la macchina e già vediamo le soleggiate pale meridionali del nostro monte.
Oggi saremo sempre sorvegliati dal Col Nudo.
Su per la bella costa: itinerario molto logico.
La Costa dei Seras: invitante!
Antichi tagli, segno di frequentazione passata.
Sbuchiamo sul cocuzzolo q1607: studiamo un piano d'attacco per evitare più possibile i mughi.
Uno spettacolo!
Dalla cima verso Claut; lì sotto la Costa dei Seras.
Le Cime di Pino.
La Vacalizza con evidente la cengia della Covarata.
Thérten.
Ivan che mi spia dalla cima Tamàis!
Torniamo indietro.
Si voleva realizzare un anello scendendo per forcella Frugna, ma c'è troppa neve.
Ultimo saluto al Frugna.