L'intringante versante Est del Provagna che incombe sul Cellina; a dx la sella del Col Martin dove comincia la Cengla dal Mus che ne attraversa tutto il versante.
Castel e Provagna, visti dal Fara.
Il Provagna è insignificante visto dalla val Cialedina: dal Cuvîl invece appare magnifico.

Magnifica cengia che attraversa tutto il versante Est del Provagna: l'avevo osservata bene quando con Greta salimmo sul dirimpettaio Cuvîl lungo la Costa Petour.
Forse siamo stati un po' troppo ottimisti, aveva nevicato fino in basso due giorni prima, ma col senno di poi abbiamo scelto bene.


Assistiamo ad un'alba stranissima verso l'Uom di Betìgia: qualche decina di secondi di rosso intenso, poi di nuovo tutto grigio.

Con tempo assai fosco e poco motivante andiamo in cerca della traccia che avevo visto sulla Carta Tecnica Regionale.
Speriamo sia giusta che altre informazioni non ne ho...

Verso Contròn, dominato dal Cuvîl: sicuramente devono esserci dei sentieri che dalle case raggiungono il Col Martin, ma credo che le tracce della Tabacco siano errate o per lo meno alquanto approssimative.

Finalmente sotto le rocce del Provagna.

Ed eccoci alla parte più bella della cengia: ammetto che a vederla da lontano, così innevata, ero alquanto preoccupato e pensavo avremmo dovuto girare i tacchi. Quasi ci speravo per quanto assonnato ero...

Ma la faccenda si rivela più semplice del previsto...

Sbuchiamo su un panoramicissimo cocuzzolo, ah che bello! Sembra di essere sulla Pala Alta sopra il Cordévole.

Lassù la cima del Provagna che raggiungeremo fra diverse ore.

Finalmente cambiamo versante: incognita totale però!

Superbo il Crep Nudo!

Il cjamoç ci mostra la strada.

La classe non è acqua... :)

Ma che faticaccia mostruosa risalire poi a forcella Giavèit! Anche perché siamo scesi parecchio per arrivare al bivacco Provagna...

Ma arrivati al bivio la vista della vicina cima del Provagna mi fatto ritornare le energie: fortuna che la neve teneva!

Il vicino monte Castel; la Cengla interseca il canalone della foto precedente molto più in basso.

Il mugoso Frugna (ma la via che fan tutti non è quella con meno mughi).

Il panorama è davvero uno spettacolo, a picco su Cellino. Quante volte ho guardato il Provagna passando per Pian Pinedo!

Ecco laggiù la Cengla dal Mus...

...con le nostre impronte.

Il nodo della Vacalizza.

Magnifico il Turlón.

L'inizio del CAI che riporta in val Cialedina: con qualche centimetro di neve fresca e quella sotto che teneva, ci siamo divertiti come matti a scendere!

Ci abbiamo messo una vita ad arrivare in cima al Provagna, d'altronde abbiamo fatto il giro del mondo, e ora con le luci del pomeriggio l'atmosfera cambia.

Livello massimo dell'ars ravanatoria: portarsi i mughi a casa!
A parte gli scherzi, un motivo c'era... complimenti Greta!

Qualche scorcio durante la discesa.



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Vi ho annoiato assai ma non ho alcuna pretesa. Ho scritto come vi avrei parlato: qualcuno mi avrà capito, specialmente chi della vita non ha che dolore e delusione. I monti lo innalzano verso l'universo, incontro alle stelle, offrendogli un dolce balsamo che gli placa per un istante l'animo ed il cuore e gli fa bere di quel nettare ristoratore che ancora sa dare la natura colla sua sincerità, colla sua semplicità, colla sua bellezza, col suo profumo e colla visione dell'infinito. (*)
(*) Tratto da: Umberto Tinivella, Alpi e Alpinismo (1942)